Chissà come avrebbe
reagito il Conte Bagno se gli avessero detto che la sua "Las
Vegas della Brianza" mezzo secolo dopo si sarebbe trasformata
nel parco giochi dei trail runners.
Vedendo la soddisfazione
dei trecento atleti che ieri si sono dati battaglia sull´impegnativo
percorso del Ghost Town Trail probabilmente ne sarebbe stato
felice.
Sedici chilometri
attraverso i sentieri di Consonno e arrivo ad Olginate per un
dislivello positivo di 750 metri.
Percorso suggestivo ed
esigente, reso ancora più impegnativo dal primo caldo di stagione.
Parecchi specialisti
della disciplina al via. A Vincere è il portacolori del GSA Cometa,
Alesandro Crippa in 1h12´.06´´. Alle sue spalle Dario Rigonelli (OSA
Valmadrera) in 1h.14:27´´ e Simone Valsecchi in 1h.15.56´´.
Bravissimo il nostro
Michele Gerosa, sesto assoluto in 1h18´.30´´.
Al Traguardo anche
Giuseppe Bilanzone, 66^ in 1h37´37´´. Poco Più indietro Igor
Quintini, 79^ in 1h38´.45´´ e Franz Franzoso, 119^ in
1h43´57´´.
In campo femminile la
3life piazza le sue due portacolori in top ten. Ilaria Brovelli è
infatti nona in 1h43.50 e Claudia Sottocornola decima in
1h48.56.
Gara vinta da Michela
Gritti (Team Pasturo) in 1h28´.51´´.
Ci spostiamo nel
capoluogo lombardo dove scopriamo che errare è umano, ma perseverare
è diabolico. Ce lo insegna Renato Dell´Oro che solamente due
settimane dopo la maratona di Gerusalemme si ripresenta ai nastri di
partenza della "Regina".
Lo scenario è quello
della Milano Marathon, manifestazione che dopo anni di difficoltà
grazie ad un percorso veloce e invariato nel tempo e ad una
collocazione nel calendario non più schizofrenica come in passato, è
riuscita ad imporsi e a diventare una delle maratone più importanti
d´Europa al pari delle colleghe nelle altre città continentali.
Fiore all´occhiello è la
Relay Marathon nata per raccogliere fondi per decine di associazioni
non profit. Le staffette hanno ormai raggiunto numeri record. Solo
domenica si sono registrate quasi tremila squadre al traguardo per
quasi dodicimila runners.
Maratona come di consueto
di dominio africano con l´azzurro Yeman Crippa che chiude quinto al
debutto sulla distanza regina.
Ma torniamo a Renato che,
nonostante uno stato di forma non ottimale e a pessime sensazioni
alla vigilia (anche se ormai non ci crede più nessuno) riesce a
concludere la sua fatica poco sotto le tre ore. 2H59.14 per lui,
frutto di una gara regolare in scia ai pacers che gli vale anche la
320^ posizione assoluta.
"Terza volta
sotto le tre ore in carriera è una bella soddisfazione. Soprattutto
perchè ci arrivavo dopo un periodo di carico e mi sentivo molto
stanco, ma si sa, la maratona si corre con il cuore" –
commenta Renato - " Per la prima volta ho corso seguendo i
pacers che si sono rivelati fondamentali. Non lo avessi fatto sarei
partito troppo forte e sarei miseramente crollato."
Maratona corsa anche come
preparazione per il resto della stagione che si preannuncia intenso
per Renato: " La tappa più importante sarà il Segura
Extreme Triathlon, in Andalusia a metà giugno".