Il nostro viaggio alla scoperta dei nuovi atleti che in questo 2021 difenderanno i colori della 3Life inizia con Francesco de Lazzari, lecchese classe 1968. «Nella vita di tutti i giorni mi occupo della mia attività di vendita e riparazione automobili. - Racconta Francesco - Mi sono avvicinato al triathlon una dozzina di anni fa per caso, all’epoca praticavo mountain bike e gareggiavo nel Superenduro. Durante una prova speciale caddi e mi fratturai un paio di dita della mano destra, così, non potendo pedalare e neanche nuotare, sport che praticavo allo scopo di togliermi le tensioni muscolari causate dalla bicicletta, decisi di corricchiare per non rimanere fermo. Mi piacque a tal punto che un amico mi convinse a unire i tre sport e provare una gara: lo Sprint di Lecco».
Francesco inizia così la sua avventura con la "triplice": «Ne rimasi affascinato e subito cercai una squadra. La naturale scelta cadde sul Triathlon Lecco, società a cui devo molto così come agli amici con cui ho condiviso molte gare e accumulato esperienza. Dai primi risultati neanche tanto pessimi iniziò il desiderio di allungare le distanze e di coltivare un sogno che nessuno all’inizio ha il coraggio neanche di pronunciare».
Gara dopo gara Francesco acquista consapevolezza di poter raggiungere quel sogno... «Poi sono passato per olimpici disputati un po´ ovunque fino ad approdare alla media distanza in un lontano Elbaman, poi rifatto altre tre volte, per passare dal 70.3 di Pescara, il mitico Idroman Long Distance organizzato dal Triathlon Lecco, e il Cannes International Triatlon, anch’esso fatto almeno tre o quattro volte. Finalmente mi sentii pronto per un Ironman full distance disputato a Zurigo nel 2014 in una giornata piovosa. L´anno dopo desideravo ancora qualcosa di forte, così ho scelto il Trathlon dell’Alpe d’Huez che per certi versi è la gara che mi ha dato di più oltre all’Ironman».
Purtroppo un infortunio a fine 2016 lo mette fuori dai giochi nella corsa e Francesco mette da parte il triathlon, almeno sino a questa nuova avventura con la 3Life: «Ho decido di rimettermi in gioco perché ho l’esigenza di nuovi stimoli quindi ho scelto di raggiungere nella 3Life un po´ di amici con i quali spesso mi alleno. Ho sempre visto questa squadra come "avversaria", ma ne ho sempre apprezzato lo spirito di iniziativa e di aggregazione, due punti che in uno sport altamente individualista non guasta. Spero di poter dare il mio contributo ai nuovi compagni e anche apprendere da loro. I miei obbiettivi sono soprattutto rientrare e poter di nuovo gareggiare, poi strada facendo si vedrà».