Prosegue il nostro viaggio nelle case degli atleti 3Life e oggi andiamo a trovare Corrado Neodo a Orsenigo. Per lui in questi giorni tanto allenamento ma anche tanto altro: «Come tutti anche io mi sono adeguato alle restrizioni e in questo periodo ho alternato giornate passate al lavoro con giornate di lavoro a casa e per la casa... Ho tinteggiato, sistemato il giardino, riordinato il garage e tanti altri "lavoretti" sempre rimandati per mancanza di tempo. Ovviamente la situazione ha cambiato anche il modo di allenarmi».
Scopriamo allora come procede l´attività sportiva di Corrado: «L´obiettivo della stagione era quello di ottenere un buon risultato all´Ironman 70.3 del Lussemburgo del prossimo 14 giugno ed avevo fissato qualche altra gara di avvicinamento ma, a questo punto, direi che ne parleremo più avanti, forse nel 2021. Senza obiettivi, come per tanti altri compagni di squadra, gli allenamenti specifici si sono ridotti notevolmente per volume e intensità, ma non certo annullati».
Entriamo quindi più nello specifico: «Sto mantenendo costanti gli allenamenti bike e run utilizzando i classici rulli e tapis roulant, mentre per il nuoto, purtroppo, faccio quasi quotidianamente esercizi con gli elastici. Mi alleno due volte la settimana variando le singole sessioni con i rulli e due volte con il tapis roulant inserendo anche un giorno la settimana per il classico "combinato", mentre per i restanti giorni ho riscoperto l´allenamento con corda, sacco e guantoni, visto che qualche anno fa praticavo a livello amatoriale il jeet kune do ed in garage ho gli attrezzi adeguati. Mi diverto, e fatico, con circuiti aerobici nei quali inserisco anche lavori al classico sacco, sacco veloce e corda senza trascurare allenamenti mirati al core stability e allo stretching».
Ritorno al passato e ad una vecchia passione per Corrado, che come tutti guarda avanti in attesa di tornare alla normalità: «Come per tutti è un periodo difficile e l´aspetto prioritario è il ritorno quanto prima alla normalità sociale, lavorativa ed economica, la forma fisica è qualcosa di secondario ma nel limite del possibile cerchiamo di mantenerla in attesa di poter tornare a nuotare, pedalare e correre all´aperto in piena libertà e spensieratezza!»