Corrado Neodo e Alessandra Gambin hanno portato i colori della 3Life all´IronMan 70.3 Switzerland di Rapperswil. Gara che ha visto Neodo sfiorare il pass per il Mondiale di specialità, al termine delle consuete frazioni di 1900 metri a nuoto, 90 chilometri in bici e 21 a piedi. Il nostro portacolori ha tagliato il traguardo in 4:38.51 con l´ottavo posto di categoria tra gli M45 si ben 269 al via. Per lui anche un ottimo 115° maschile su 1730 totali.
«Sono felice per aver chiuso bene un gara come il 70.3 di Rapperswil resa dura dalle condizioni meteo a dir poco roventi. Rapperswil è stata la mia prima gara di 70.3 e quest’anno, per una serie di situazioni, avendo perso l’opportunità di partecipare al 70.3 di Kraichau (sold out), mi sono iscritto nuovamente alla stessa gara del 2016. - Racconta Corrado - Era la mia gara dell’anno, il mio obiettivo era quello di partecipare, portarla a termine e migliorare il tempo fatto due anni fa. Ho iniziato la preparazione a novembre, mi sono allenato con costanza e dedizione, mai lasciando nulla al caso. Ho seguito “alla lettera” le tabelle di coach Luca Molteni, non ho mai mollato anche quando quest’inverno si usciva in bike a -5°C o si facevano le ripetute in salita sotto la pioggia, senza contare le “levatacce” per gli allenamenti in piscina. Il pensiero fisso era rivolto all’obiettivo. Io sono così, ma ne conosco tanti fatti come me, se devo fare qualcosa ci metto tutto l’impegno, altrimenti lascio stare, senza tralasciare gli impegni lavorativi e famigliari!»
Corrado ha completato la prima frazione in 32.59, la seconda in 2:31.35 e la terza in 1:28.57. «Alla fine ho fatto un buon piazzamento di categoria e un discreto piazzamento nella generale, portando a casa anche la soddisfazione di essere stato il primo italiano age group a tagliare il traguardo. Sono soddisfatto, anche se non so se mi pentirò della decisione di non aspettare il roll down per la partecipazione ai Campionati del Mondo di specialità che si terranno a Port Elizabeth, in Sudafrica, il prossimo 2 settembre. I posti erano solo per i primi tre di categoria, ma in caso di rinuncia dei primi, a scalare, l’accesso era possibile anche a chi si era classificato dietro. Mi sono chiesto più volte se fosse giusto partecipare anche senza averne il diritto “guadagnato” sul campo, alla fine, pur avendo aspettato fino a dieci minuti prima dell’assegnazione, ho deciso andarmene e di non sapere chi della mia categoria andrà a disputare il campionato. La speranza è che abbia preso la slot chi è arrivato prima di me! Resta la consapevolezza di aver fatto una bella e buona gara e di aver battuto il Corrado 2016! Ora qualche giorno di riposo e poi riprendiamo ad allenarci per le gare future, la mia stagione agonistica posso ritenerla chiusa, l’obiettivo è stato centrato, ora si prende quel che viene, ma sempre con la giusta carica e cattiveria agonistica».